Su Marte con Curiosity
Dove sono finiti i simpatici marziani che, per lungo tempo, hanno alimentato l’immaginario collettivo? Li avvistavano ovunque e venivano rappresentati con un aspetto sempre più fantasioso e avveniristico. Considerato che non è stato possibile provare scientificamente le loro furtive visite sulla Terra, abbiamo deciso di andarli a trovare sul loro pianeta. Non sappiamo ancora se siano esistiti esseri simili a noi che avessero abitato il pianeta rosso, ma è certo che ciò che conosceremo di questo misterioso mondo chiamato Marte, sarà il risultato di prove scientifiche. A fornircele sarà Curiosity, il già famoso rover della Nasa atterrato ieri su questo nostro vicino…del sistema solare. In poco più di due metri e mezzo è concentrato il più complesso laboratorio che si sia mai inviato su un altro pianeta. Curiosity, nella sua veste metallica, elettronica, tecnologizzata, ci aiuterà a ricostruire la storia di Marte e anticipa il percorso di una prossima missione che avrà l’uomo come protagonista, il quale toccherà il suolo marziano prevedibilmente entro la metà del 2030. La missione Msl (Mars Science Laboratory) è costata due miliardi e mezzo di dollari ma, in compenso, è stato in grado di regalare agli americani “un momento di orgoglio nazionale”, per utilizzare la stessa espressione di Obama.
Immagine: nationalgeographic.it
mah, se penso ai 2,5 MLD di dollari sono perplesso. Però che fascino!
Sembra fantascientifico, eppure è già realtà. Non sono in grado di confermare o disconfermare il costo della missione, ma sicuramente si tratterà di una cifra astronomica. Se si considera quanto viene a costare spostarsi, per esempio, da Milano a Roma, qualche calcolo si può cominciare a fare. Io francamente ci rinuncio.Grazie per l’interesse, Stefano.
Ci sarà lavoro almeno lì? Apriremo nuovi orizzonti umani, arriveremo, colonizzeremo, pretenderemo e prendremo anche da Marte come abbiamo già fatto sulla Terra? chissà…ciao
Un giorno, forse, chi lo sa! Molti scienziati sono già all’opera e in questa fase c’è lavoro soltanto per loro. Può darsi che in futuro si possano creare opportunità anche per altri, ma i tempi sono molto lunghi. “Ai posteri l’ardua sentenza”. Ciao Loretta!
Grande fan dei film di fantascienza, m’era piaciuto in particolare quello ambientato su Marte appunto http://youtu.be/IPRa-lWZ-Qc
La fantascienza ci trasporta in un’altra dimensione e ci fa sognare. La realtà è un’altra cosa, è come un muro dove ogni sogno va a sbattere e va in frantumi.
Sì hai proprio ragione. Bella definizione tra l’altro, me la segno : “La realtà è come un muro dove ogni sogno va a sbattere e va in frantumi”, già… non sai come mi trovi d’accordo. Ma nonostante questo, bisogna farsi forza ogni volta, rimboccarsi le maniche anche se si è stanchi e inventarsi nuovi sogni per farsi venire ancora un po’ di voglia di andare avanti. Non è facile……succede a volte che si pensa “non ce la farò mai” non solo per gli osteggiatori, ma per la situazione in sè, per il clima che c’è, per la mancanza di speranza che si respira…io non so se gli extraterrestri esistono oppure no, è probabile vista la presenza nell’Universo di miliardi di stelle, ma potremmo davvero anche essere gli unici, l’unico popolo che Dio ha creato. E questo ci fa sentire tremendamente soli, persi, in questo infinito ? Non possiamo semplicemente bastare a noi stessi ? In fondo siamo miliardi di persone, perchè non ci bastiamo ? Perchè cercare a tutti i costi dell’altro ?
Non possiamo arrenderci, dobbiamo comunque guardare avanti. Senza nuovi orizzonti anche il progresso scientifico si fermerebbe. La più importante caratteristica umana è quella di proiettarsi nel fututo, un futuro migliore in cui l’uomo, io ,tu, siamo sempre protagonisti. Anche se, condivido pienamente, continuiamo a sentirci soli. Il progresso della scienza ci amplifica gli spazi, le prospettive, i contatti, ma noi soffriamo sempre più di solitudine e questo ci sconforta.
Affascinante la ricerca umana, sempre in cerca di affermazioni o certezze. Per me i marziani restano quelli dell’immaginario e magari tanti soldi sarebbero potuti servire per questa Terra e la sua umanità.
Scienza e conoscenza hanno sempre un prezzo, che a volte è proibitivo. I vantaggi delle nuove scoperte si valutano sempre a posteriori, ma in momenti come questi è difficile giustificarli.
Non credo che i marziani siano mai esistiti, perlomeno non nella forma i cui li abbiamo immaginati. Se fossero esistiti, se avessero avuto la tecnologia per arrivare di persona sulla Terra, avrebbero lasciato delle vestigia, delle tracce della loro esistenza, ma da quello che si è visto a partire dalle sonde Viking mi pare difficile pensare che un civiltà tecnologia sia mai esistita su Marte. Sarebbe già tanto individuare dei batteri; ma al di fuori di ogni considerazione etica o illusoria sono soldi spesi bene, sicuramente meglio di quelli buttati per le scorte e il sostentamento di politici parassiti che non portano alcun valore aggiunto alla società che li mantiene.
La scienza aiuta, sosteniamola. Basta che sia economicamente sostenibile.
Come decidi se è sostenibile?
Non dovrei essere io a decidere. Ci sarà chi ha le giuste competenze per farlo, non trovi?
Non ho detto che devi decidere tu, ti ho chiesto in base a quali parametri, secondo te, la ricerca scientifica sia economicamente sostenibile, dacché sostieni che lo debba essere.
Considerato che non sono l’unica persona ad auspicarne la sostenibilità e tenuto conto del tuo vivo interesse, ti invito a leggere un articolo interessante sull’argomento: http://web.mit.edu/golkar/www/Articolo-Space-Shuttle-Golkar.pdf