Il silenzio di Monti
Il silenzio di Monti nel corso di un’intervista di giovedì sera, nell’ambito del programma “Piazza pulita”, ci ha colti di sorpresa. Il conduttore, Corrado Formigli, aveva chiesto al nostro Premier cosa consiglierebbe al figlio se, ventenne e laureato, lavorasse presso un call center, percependo come tanti altri giovani soltanto 5 euro all’ora. Gli suggerirebbe di restare o di lasciare l’Italia? Ciò che si è letto nello sguardo “perso” di Monti è indefinibile. Ci ha tenuti con il fiato sospeso per ben 17 secondi. In tutto quel vuoto che separava il tempo della domanda dal tempo della risposta, ci chiedevamo se il nostro Presidente del Consiglio stesse cercando una risposta adeguata, che non lo compromettesse, o se stesse cercando le parole più idonee per esprimere la sua risposta. Certamente gli mancava qualcosa per riempire quel vuoto imbarazzante. Era una scena inconsueta vedere una figura di tale spessore, perdersi di fronte ad una domanda. Un politico professionista, di fronte ad una simile imprevedibilità, non avrebbe trovato difficoltà ad aggirare l’ostacolo scaricando una valanga di parole, indipendentemente dal loro senso, comprensibilità o coerenza. Monti no. Si è bloccato, il suo sguardo era cristallizzato. L’abile imbeccata del conduttore (“E’ difficile?”) è servita a sollevarlo da quella condizione di inevitabile imbarazzo e a consentirgli di proseguire. Abbiamo condiviso quello stato di sofferenza e, alla fine, quando il Premier ha ripreso voce per la sua replica, anche noi abbiamo potuto finalmente riprendere fiato.
Immagine: pianetadonna.it
Recentemente il governo ha varato un provvedimento per facilitare il rientro dei nostri giovani e impedire la fuga di quelli che ancora sono in patria. I tecnici si sono accorti che oltre 27.000 sono coloro che nel 2011 sono scappati all’estero, e si tratta di una fuga di competenze, nuove idee e nuove energie, per cui hanno pensato ad un provvedimento per farli tornare: tassazione dal 20% al 30% dei redditi di lavoro dipendente, d’impresa e di lavoro autonomo per un periodo di cinque anni dal 2011 al 2015 sono riservati ai cittadini Ue che abbiano «maturato esperienze culturali e professionali all’estero» e che scelgano «di tornare nel nostro Paese». L’agevolazione è applicabile dal 28 gennaio 2011 e vale anche per i Co.co.co. Il problema è che abbassare la tasse ai giovani all’estero per attirarli in Italia, e non abbassare la tasse a tutta la popolazione è INUTILE! Dove andranno a lavorare questi giovani cervelli se le aziende chiudono una dopo l’altra? Quali imprese potranno mai creare se la gente non compra più nulla costretta com’è a risparmiare per pagare tasse su tasse? Per questo Rattlesnake Monti si è bloccato, perchè a queste domande non aveva ne’ ha risposte.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-04/rimpatrio-cervelli-fuga-scattano-181205.shtml?uuid=AbjbYmXF
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-02/giovani-italiani-estero-fuga-190016.shtml?uuid=AbawF6HF
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2012/05/agenzie-entrate-circ-4e-4-5-12.pdf?uuid=9bb64cd6-9602-11e1-84c1-0e99c1382a4f
Già, cosa avrebbe potuto dire nell’immediatezza della domanda?
Monti “politico non professionista” è condivisibile nel senso che il suo reddito personale proviene da un mestiere vero e non dalle tasche del contibuente. Non lo è però nel senso del curriculum personale; un tipo che fa per 5 (o per 10, non ricordo) anni il Commissario Europeo alla Concorrenza e all’Antitrust e mette in riga Bill Gates deve essere per forza un politico navigato.
Quanto alla espressione sbigottita, meglio uno che rimane a bocca aperta a riflettere che i tanti slogan ripetuti a pappagallo con prontezza dai vari Berlusconi, Grillo, Santanchè, Di Pietro, etc etc in questi 20 anni.
Nella mia definizione di Monti intendevo mettere in evidenza che finora non l’ho visto schierato verso un partito politico. Questo non significa che non abbia una propria opinione politica, o che non la esprima implicitamente attraverso il suo operato, ma semplicemente che nella sua lunga carriera ha fatto altro che candidarsi identificandosi con un orientamento politico specifico. Anche io preferisco il silenzio a parole dette tanto per dire. Grazie per il commento!
Vedi Zled sicuramente Monti può contare su redditi derivanti da sue prestazioni professionali, come quelle, per esempio, svolte per conto della Goldman Sachs, banca d’affari che andrà a svolgere il ruolo di Financial Advisor della Cassa Depositi e Prestiti, quella per intenderci coinvolta nell’operazione di scorporamento della Snam Retegas tutt’ora in corso; non so tu, mai io questo lo chiamo ENORME e COLPEVOLE conflitto d’interessi! Non vorrei che Goldman riuscisse ad acquisire quote SNAM a prezzo di favore, non vorrei ma il sospetto è forte. E non è carino questo comportamento di Monti nei nostri confronti, no, proprio non lo è! Quanto alle “tasche del contribuente” esse fanno affluire nelle tasche di Monti 17.000(!) €/mese per aumentare le tasse (lo avrebbe fatto anche Cita, la scimmia di Tarzan, altrettanto bene e gratis) più 2.500 €/mese per il suo compenso di professore della Bocconi. A onor di verità di questo ultimo dato non ho notizie certe, ma i professori universitari del suo calibro viaggiano intorno a quella cifra.
Sono io che non ho parole, non lui….Comunque nel giro di 3 settimane 5 ragazzi, figli di nostri amici, hanno ben pensato di volare via, oltre confine: 3 in Francia per lavorare in un’industria di pannelli fotovoltaici, una in Inghilterra per un master ma già ha partecipato ad un concorso per segretaria amministrativa ed è tra le tre candidate per vincerlo (in Italia ha fatto cinque anni di lavoro trascinandosi da un’azienda all’altra che automaticamente chiudevano :-((), un’altro in Spagna per lavorare in un hotel a Madrid.
Gente che a voglia di fare, realizzare, maturare…Via dall’Italia, che tristezza! In questo Paese non si crea quasi più nulla per la forza lavoratrice, e non, giovanile. Un paese di vecchi (dall’idee alla politica).
Hai detto bene fulvialuna! E’ triste veder partire i nostri ragazzi.
Esatto Fulvia, è la triste realtà! Per motivi professionali vedo giovani capaci e svegli, con nuove idee ed energie, sfuggirmi dalle mani per andare a foraggiare di preziose competenze le aziende estere; aziende che poi schiacceranno le nostre con le loro superiori capacità, acquisite anche grazie ai nostri giovani. Terribile il non poter far nulla per trattenerli!
Tocco con mano ogni giorno la disperazione dei lavoratori ( di tutte le età) che non hanno più un lavoro e cercano, cercano, invano…ascolto ogni giorni situazioni drammatiche legate al mondo del lavoro, ascolto i sogni e le speranze, che non trovano soluzione e rimango spesso senza parole. Guardo quei volti, ascolto le loro storie, impotente, a volte il silenzio è meglio! ciao
Non è stato un semplice silenzio, ma un silenzio “eloquente” che la dice lunga sull’assenza di buoni propositi verso chi non ha un lavoro o ce l’aveva e lo ha perso. Al posto del silenzio avrei preferito due o tre brevi proposizioni di rimedi concreti e reali. Grazie Loretta!